18 aprile: obbligo di origine sulle etichette dei prodotti lattiero-caseari
Scatta oggi, 18 aprile, l'obbligo di inserire nell'etichetta dei prodotti lattiero-caseari l'origine delle materie prime in maniera "chiara, visibile e facilmente leggibile"; una svolta che, nelle intenzioni, permetterà di avere un rapporto più trasparente e sicuro tra allevatori, produttori e consumatori. Il governo però non è intenzionato a fermarsi a latte e formaggi: "Stiamo lavorando per estendere l'obbligo dell'origine in etichetta anche ad altre filiere, a partire da grano, pasta e riso" ha dichiarato Maurizio Martina (Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali).
L'etichetta che i consumatori troveranno su tutte le confezioni di latte e dei prodotti lattiero-caseari dovrà indicare il nome del Paese in cui è stato munto il latte e quello in cui è stato condizionato o trasformato. Se il latte usato come ingrediente è stato munto, confezionato e trasformato in Italia, l'indicazione di origine potrà essere riassunta nella dicitura: "Origine del latte: Italia"; se le fasi di confezionamento e trasformazione avvengono nel territorio di più Paesi, diversi dall'Italia, potranno essere utilizzate, a seconda della provenienza, le diciture: "Latte di Paesi UE", con la mungitura in uno o più Paesi europei, e "Latte condizionato o trasformato in Paesi UE", se queste fasi avvengono in uno o più Paesi europei. Con operazioni fuori dalla UE, invece, la dicitura sarà "Paesi non UE".
L'unica eccezione è rappresentata dai prodotti DOP e IGP che vantano già disciplinari relativi all'origine con il latte già tracciato. Per Coldiretti si tratta di "Un momento storico per il made in Italy".
Foto: Assolatte